Il doposcuola in rete è iniziato

Il “Doposcuola in rete” (rete sociale e rete telematica) è una iniziativa promossa dall’Associazione San Tommaso in Ponte e condivisa con l’Istituto Comprensivo Gamerra e il Collegio Femminile Universitario Maria Ausiliatrice.  E’ iniziato lunedì 12 aprile, vede la partecipazione di circa 30 allieve e allievi della Scuola Secondaria di primo grado (la vecchia scuola media!) di Putignano e Riglione, da aiutare nel superare fragilità nei contenuti disciplinari lavorando per aree (AREA 1: umanistica (italiano, storia, geografia, arte, musica); AREA 2: scientifico-tecnologica (matematica, scienze, tecnologia); AREA 3: lingue straniere (specificando se inglese e francese o solo una delle due lingue)) e motivare nell’ultima fase di un anno scolastico ancora “particolare”.

Il Doposcuola prende vita grazie alle ore dedicate da sette tra volontarie e volontari  dell’Associazione, dodici studentesse universitarie e due suore del Collegio Femminile (insieme è meglio! …insieme è più bello) che operano in stretta relazione tra di loro e con gli insegnanti. La modalità è obbligatoriamente in didattica a distanza.

La Dirigente Scolastica dell’I.C. Gamerra, Oriana Carella, che ringraziamo per aver accolto e arricchito la proposta, ha ben sintetizzato gli obiettivi: ridare fiducia e motivazione agli alunni in difficoltà; … un doposcuola che non sia come le ripetizioni a casa, bensì un incontro per cercare di far sentire questi ragazzi considerati, ascoltati, bisogna capire dov’è la difficoltà (che a volte è solo un blocco psicologico dovuto a insicurezza) e superarla insieme. Vanno presi per mano e accompagnati in un percorso di studio più consapevole ed efficace, con l’obiettivo di renderli autonomi; non si possono separare i due aspetti, aiuto nei compiti e ascolto: o tutti e due o niente.

 e quindi termina rivolgendosi ai volontari: Lo so che sembra che io stia chiedendo la luna, ma anche dai ragazzi più difficili, se si toccano le corde giuste, vengono fuori melodie meravigliose. E chi ha insegnato anche solo pochi anni sa che questa è una delle soddisfazioni più grandi che questo mestiere regala.

Spero che i nostri volontari non si spaventino, non è un’impresa impossibile, in fin di conti sono solo bambini sperduti che non riescono a ritrovare la strada giusta.

Non c’è altro da aggiungere a queste parole salvo invitare chi legge, e che sa di avere la possibilità di dedicare una/due ore la settimana, ad aggiungersi così da allargare la platea dei giovani che possiamo aiutare e eventualmente estendere l’esperienza ad altre scuole magari ai bambini delle elementari (è lì che si formano le prime disuguaglianze che diventano solchi spesso irrecuperabili).

Ci rivolgiamo anche alle Famiglie che credono nel ruolo decisivo che l’istruzione e il possesso di sempre nuove forme del sapere ha per i propri figli di segnalare i bisogni. Nessuno vuole e deve sostituirsi alla Scuola Pubblica che è in prima linea per dare loro la possibilità di progredire nella scala sociale ed uscire da uno stato di emarginazione e povertà. Il volontariato sociale può essere di aiuto alle istituzioni pubbliche per rimettere in moto l’ascensore sociale fermo da decenni.

Chi è interessato può mandare una mail all’indirizzo info@astip.org o chiamare il numero 349 8100204 e può seguire l’iniziativa sul sito dell’Associazione.

un'esperienza di dono sul territorio pisano

Di seguito un estratto del giornale La Nazione del 31 Maggio 2021. Grazie ai nostri tutor!

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